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IL CAMPO DI SERVIZIO IN ALBANIA

Che volto ha la Missione?

Ha la faccia di Daniela, che prepara le tagliatelle assieme a Emanuele.

Ma ha anche il sorriso di Sandra che gioca a volley assieme a Jasna e Sanja. Ha la curiosità di Kristi ogni mattina attiva nella comunità di Uznova, sobborgo popolare di Berat, in Albania, in attesa di cominciare le attività assieme ad altri bambini del quartiere e assieme ai bambini arrivati dal Friuli.

La Missione è Emanuele che prende per mano Nicola, uno dei ragazzi disabili della comunità, e lo accompagna a fare una passeggiata.

E mentre ognuno mette a disposizione il proprio talento, chi in cucina, chi coi bambini piccoli, chi con quelli grandi, chi in cucina, le giornate scorrono veloci scandite dal tempo di preghiera che contraddistingue la comunità monastica che ospita i volontari. E proprio il tempo della preghiera è un momento prezioso anche per la presenza dei ragazzi disabili che vivono nella comunità.

Il tempo della condivisione fa crescere la profondità dei rapporti tra chi è presente e fa diminuire le distanze tra chi proviene da esperienze, culture, vissuti e abitudini molto diversi.

Fare comunità è aprire le porte per accogliere, ma è anche andare in uscita. Ecco perché ogni sera alle 18 l’appuntamento è al campetto di calcio. Un fazzoletto di terra sassoso, tirato a lucido dai volontari presenti, che per i ragazzi del posto diventa più bello del Camp Nou. Lì succede la magia. I ragazzi arrivano a grappoli: sono cristiani, musulmani, non credenti, arrivano con le magliette dei calciatori più forti addosso e cominciano a giocare, come se fosse la partita più importante della vita.

Il quartiere accorre curioso a guardare gli incontri, che accompagnano le giornate della Missione.

E le ragazze?

Nessuno deve rimanere escluso. Hanno montato la rete da pallavolo e anche per loro c’è il tempo di giocare e sfidarsi, per il momento con meno ufficialità dei maschi. Ma tanto basta per richiamare molte ragazzine al campo, perchè possano essere protagoniste a loro volta dei pomeriggi a Uzonova.

L’ esperienza è iniziata da qualche giorno, proseguirà per tutta la settimana per il gruppetto presente, composto da famiglie, persone in pensione, adulti pronti a mettersi in gioco per con un’esperienza che cambia ogni anno.