Coronavirus: solidarietà, scambio di buone pratiche e didattica a distanza tra scuole europee
La community europea di docenti eTwinning corre in aiuto delle zone colpite dal COVID-19. Da alcuni giorni alcuni eTwinners hanno infatti avviato i primi progetti di didattica a distanza con partner europei, per continuare la didattica in ottica di solidarietà e vicinanza, sfruttando le nuove tecnologie.
Alcuni giorni fa è nato il primo progetto “The Red Zone: Isolated but connected!”, avviato dalla docente Luisa Lenta dell’Istituto comprensivo statale di Codogno, epicentro del focolaio del virus e prima zona rossa italiana. Il progetto, che per adesso ha una scuola partner nel Regno Unito, punta a coinvolgere le classi di scuole italiane (e non) per creare uno spazio online in cui i ragazzi possano condividere liberamente sentimenti, attività, disegni, artigianato, canzoni, giochi, lettere, esperienze e pensieri connessi a questo particolare momento.
«Attraverso eTwinning viaggeremo in tutta Europa e saremo in grado di connetterci con nuovi amici nel nome della speranza e della solidarietà tra culture e Paesi diversi ma uniti di fronte a una minaccia che interessa tutti», ha spiegato la fondatrice.
Tra i progetti simili attivati in questi giorni nella community, anche “eTwinning Toscana a distanza”, delle docenti Laura Maffei dell’ITC “Arnolfo di Cambio” di Colle Val D’Elsa (Siena) e Simona Bernabei del Liceo “Rosmini” di Grosseto, che conta già 17 scuole partner da tutta Italia. Il progetto ha come obiettivo la formazione degli studenti e la condivisione di materiali e buone pratiche tra scuole (con sezioni organizzate per ordine di scuola, tematica e disciplina) con la possibilità di creare eventi online.
“L’unione fa la scuola – Didattica a distanza con eTwinning” è un altro progetto a sostegno delle scuole, attivato da due docenti di Brindisi: Giovanna Zito dell’IISS “Majorana” e Marusca Destino dell’ITT “Giorgi”.
«Nato nella situazione di eccezionalità data dalla chiusura delle scuole a causa del COVID-19 – specificano le docenti -, il progetto intende creare una classe virtuale aperta nella quale invitare i docenti delle diverse discipline. Gli insegnanti potranno inserire i materiali di studio diversificandoli per tipologia, prediligendo approcci attivi e predisponendo fasi di valutazione e autovalutazione, con eTwinning che si configura come lo spazio virtuale nel quale vengono promossi metodi didattici innovativi a un numero pressoché illimitato di docenti e studenti».
Oltre al lancio di nuovi progetti didattici, i docenti iscritti alla piattaforma si stanno inoltre attivando per creare eventi online e gruppi di networking allo scopo di condividere esperienze di didattica a distanza.
L’Unità eTwinning Italia, in collaborazione con gli ambasciatori eTwinning, ha inoltre aperto il gruppo “SOS didattica a distanza”, per favorire lo scambio di pratiche e di idee per la riorganizzazione del lavoro delle scuole a seguito della loro chiusura.
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Cos’è eTwinning?
eTwinning è la più grande community europea di insegnanti attivi in progetti collaborativi tra scuole. Nata nel 2005 su iniziativa della Commissione Europea e attualmente tra le azioni del Programma Erasmus+ 2014-2020, eTwinning si realizza attraverso una piattaforma informatica che coinvolge i docenti facendoli conoscere e collaborare in modo semplice, veloce e sicuro, sfruttando le potenzialità del web per favorire un’apertura alla dimensione comunitaria dell’istruzione e la creazione di un sentimento di cittadinanza europea condiviso nelle nuove generazioni. L’azione, gestita in Italia dall’Agenzia Erasmus+ Indire, è il tramite per aprirsi ad una nuova didattica basata sulla progettualità, sullo scambio e sulla collaborazione, in un contesto multiculturale e con numerose opportunità di formazione e di riconoscimento di livello internazionale. A livello europeo sono iscritti a eTwinning più di 790.000 insegnanti in 36 Paesi, di cui circa 80mila in Italia.